Ian Tannock, da sempre punto di riferimento per la metodologia e l’interpretazione dei trials clinici, dice la sua sull’utilizzo degli inibitori di CDK4/6 per il carcinoma mammario in fase adiuvante.

Allo studioso canadese non bastano i risultati aggiornati dei due trials monarchE e NATALEE, né la considerazione favorevole per abemaciclib e ribociclib da parte di Enti Regolatori e Linee Guida. Tannock sottopone i risultati a una severa disamina, riscontrando difetti metodologici che lo portano alla conclusione veramente in controtendenza “we do not recommend”. La sua autorevolezza impone attenzione per queste osservazioni, anche se la comunità oncologica a livello mondiale ha ormai accettato questo nuovo paradigma di trattamento. Verosimilmente, ulteriori aggiornamenti e approfondimenti potranno cancellare eventuali dubbi.