Il carcinoma mammario metastatico rimane incurabile per la maggior parte dei casi: e, ciò nonostante, i grandi progressi farmacologici degli ultimi anni a partire dalla introduzione degli inibitori di CDK 4/6 per i tumori “luminal-like”, dell’immunoterapia per i tumori triplo-negativi, oltre che -ovviamente - degli agenti anti-HER2. Ciò accade a causa dell’insorgenza di resistenza nei confronti dei farmaci.
Le ragioni di questa farmaco-resistenza possono essere individuate nella comparsa di mutazioni e della conseguente selezione clonale. Nel lavoro pubblicato su Nature Genetics da un folto gruppo internazionale di ricercatori (su quasi 4000 campioni!) risulta che è la mutagenesi APOBEC3 a promuovere la resistenza alla terapia attraverso alterazioni caratteristiche come la perdita di RB1: questa firma genica diventa quindi potenziale biomarcatore e bersaglio terapeutico.