Gli adenocarcinomi dello stomaco e della giunzione gastroesofagea sono tra le principali cause di morte correlata al cancro in tutto il mondo. La chirurgia con intento curativo rimane il trattamento principale per i pazienti con adenocarcinoma resecabile, ma la maggior parte di questi pazienti ha una recidiva della malattia dopo la resezione.

Da questa osservazione derivano gli ormai molti studi di terapia adiuvante e neoadiuvante. Lo studio FLOT4 aveva stabilito che la FLOT polichemioterapia perioperatoria (fluorouracile, leucovorin, oxaliplatino di bue e docetaxel) poteva essere considerato come il trattamento standard per l'adenocarcinoma gastrico o della giunzione gastroesofagea resecabile o localmente avanzato. Con la pubblicazione del trial MATTERHORN, la combinazione della chemioterapia con un anti-PD-L1 ha mostrato risultati incoraggianti. Anche in questo caso “per puntare alla vetta” e cioè ai migliori risultati possibili, è fondamentale la collaborazione interdisciplinare nel percorso di cura, con attenzione alla sorveglianza degli effetti sul tumore e il monitoraggio degli effetti collaterali.