Lo screening rappresenta tuttora il più potente mezzo per ridurre la mortalità di alcune neoplasie: carcinoma mammario, carcinoma colorettale e carcinoma della cervice uterina. Non è inutile ricordare che studi e applicazioni pratiche sono in corso per carcinoma della prostata e carcinoma polmonare. E per il carcinoma del pancreas? Questa neoplasia continua a mostrare un elevato tasso di mortalità: la sopravvivenza a 5 anni rimane bassa, solo del 13% e questo accade principalmente perché la maggior parte dei tumori del pancreas viene diagnosticata in fase localmente avanzata (circa il 30%) o metastatica (circa il 50%).
Per la piccola percentuale di tumori del pancreas diagnosticati in stadi localizzati si osserva un miglioramento della sopravvivenza a 5 anni, probabilmente grazie all’integrazione di terapie locali e sistemiche. Pertanto, l'individuazione del cancro al pancreas nella fase iniziale sembra fondamentale per ridurre la mortalità di questa malattia. Alcune società scientifiche raccomandano l’esecuzione di test di screening (sostanzialmente ecotomografia) almeno in soggetti ad alto rischio (BRCA e carcinoma pancreatico familiare) sulla base di studi che dimostrano solo la possibilità di intercettare poche decine di casi positivi su migliaia di esami eseguiti: una “resa” troppo scarsa, soprattutto per esportare lo screening su scala di popolazione generale. Per ottenere il massimo beneficio infatti, i test di screening devono essere convenienti, facilmente disponibili e di basso impatto per l'individuo. Lo studio di Lingdi Yin sta nel filone del tentativo di utilizzare biomarcatori poco invasivi e dimostrare che i benefici di questo tipo di superano i rischi anche per il carcinoma del pancreas. Gli autori utilizzano la “Fragmentomics” (ricerca e studio di frammenti di DNA circolante) e riportano sensibilità comprese tra il 91% e il 97% e specificità comprese dal 93% al 95% (oltre 1100 i partecipanti allo studio). Sebbene questi risultati rappresentino un primo passo entusiasmante, è necessario molto lavoro aggiuntivo prima di diffondere applicazioni cliniche di questi test.
- Lingdi Yin, et al. Development and Validation of a Cell-Free DNA Fragmentomics–Based Model for Early Detection of Pancreatic Cancer. J Clin Oncol 2025; 43
- JM Genkinger & AP Klein. Why Is Earlier Detection, the Key to Reducing Pancreatic Cancer, So Challenging Despite Technological Advances? J Clin Oncol 2025; 43